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Alpi Apuane: Paradiso stuprato e abbandonato

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Ogni anno, a fine giugno, cerco di trovare un giorno per farmi un bel giro sulle Apuane. Il progetto è sempre il medesimo: cercare di fare un giro il più completo possibile e riuscire a farlo senza rimanere bloccato da sentieri impercorribili o cave che interrompono la linea della montagna o, peggio ancora, la sentieristica CAI esistente.

La linea più bella, a mio avviso è quella da Seravezza a Camaiore. Attraversarla tutta non è cosa scontata. Le tre maggiori difficoltà sono date da sentieri crollati e dismessi su pendii molto ripidi o completamente coperti dalla vegetazione, cave che interrompono il percorso, anche con cantieri non delimitati chiaramente e decisamente pericolosi, pochissime fonti d’acqua e punti di ristoro lungo il percorso. Due di queste difficoltà per me sono uno stimolo: avventura ed autonomia, anche se allungano i tempi di percorrenza.

L’influenza umana con le cave è invece un elemento che in nessun modo riesco a farmi andare a genio.

Non solo le montagne vengono deturpate, ma questo viene fatto senza ripristinare minimamente l’ambiente dopo la dismissione, lasciando tonnellate di spazzatura sui monti e cantieri con sbalzi nel vuoto di centinaia di metri per niente segnalati. Un vero pericolo, oltre allo strazio dell’ambiente. Poco importa, dicono i locali: “su quei sentieri non ci passa nessuno”.

Alpi Apuane 2020 Ed è un vero peccato, perché questi monti hanno un potenziale enorme, sono delle balconate affacciate sulla Versilia e sul mar Tirreno con una vista unica, vicini al mare e comodi da raggiungere. Si vede anche che qualche temerario membro del CAI cerca di mantenerli in ordine, installando corde nei punti più scoscesi e rinfrescando il colore dei marcavia. Tentativi disperati di mantenere vivi questi percorsi che degenerano poi in paletti in legno verniciato in mezzo all’erba alta, quando ormai segnare a terra o fare affidamento sulla traccia è impossibile, visto che il passaggio è quasi nullo e la manutenzione pressoché inesistente. Altro aspetto interessante: molti sentieri sono marcati come EE, Escursionisti Esperti. Io li marcherei come SAS, “sentieri allo sfacelo”. Della serie: diventano EE perché nessuno se ne prende cura. Pensando alle stesse pendenze e condizioni, sulle Dolomiti, quelli sarebbero semplici sentieri escursionistici. Divido Idealmente le Apuane che si affacciano al mare in due sezioni: quella fino a Stazzema e quella da Stazzema a Lucca. Il Rifugio de Feo, ai piedi del Monte Corchia e del bivacco abbandonato, rappresenta lo spartiacque di due ambienti completamente diversi. Nel primo tratto, come dicevo prima, i sentieri sono poco battuti anche se ben segnati. Le pendenze sono importantissime (Passo degli Uncini e la salita al Monte Corchia dal passo Croce) e la presenza delle Cave è predominante. Nel secondo tratto, dal Rifugio de Feo alla Lucchesia, i sentieri sono più battuti oltre ad essere ben segnati, ci sono più fonti d’acqua e rifugi e la natura è protagonista dello scenario. Mancano però quelle tracce ripide e quelle pendenze che fanno sentire in montagna.  [/vc_column_text]

Alpi Apuane 2020

Forse il modo migliore per iniziare a conoscere queste montagne è iniziare dalla zona di Camaiore, Pietrasanta, Stazzema. Il Monte Forato e il rifugio Forte dei Marmi sono infatti le mete maggiormente gettonate e da qui ci si può fare una buona prima idea dell’ambiente. Due approcci non scontati ma molto belli sono la salita da Casoli per la Scala Santa alla foce del Termine (CAI 2) o quella da La Culla di Camaiore al Monte Gabberi. Da entrambe si arriva ai punti più belli e panoramici e ci sono vari punti di approvvigionamento. Opzione per chi viene da Lucca è salire dal Passo del Lucese, dove non si può non salire sul Monte Prana, che la mattina all’alba offre una delle viste più belle sulla Versilia.

Prossimo progetto? Partire da Carrara e unire le cime più alte arrivando al Monte Altissimo per poi riprendere il mio giro e arrivare a Gombitelli dove il premio per tante fatiche è un pezzo di pane casalingo con i salumi prodotti sul posto che non hanno eguali. Si accettano consigli.

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