01 Lug Idrija: serenità e immense distese verdi. Un “paradiso ordinario” per chi pedala o corre veloce
Cime spettacolari, nomi noti, panorami mozzafiato. Spesso sono questi gli ingredienti degli articoli di viaggio, dei racconti sui blog e quello di cui si parla. Luoghi bellissimi e cartoline da sogno. Ma non tutto il mondo è così e talvolta anche dei luoghi meno spettacolari con dei panorami di una bellezza placida, possono rapire il nostro cuore.
Idrija (in italiano “Idria”) è uno di questi luoghi. Piccola cittadina della Slovenia, completamente restaurata e quasi del tutto priva degli obrobri architettonici jugoslavi, conserva un fascino ed un sapore prettamente austroungarico, lanciando chi la visita indietro di quasi 150 anni. A mezz’ora dalle Grotte di Postumja, un’ora da Lubiana e un’ora e trenta da Trieste, questo piccolo gioiello si trova in una delle aree più remote della Slovenia, dove le strade bianche sono ancora la via di comunicazione primaria.
Non ci sono vette altissime che disegnano lo skyline in modo unico, N
non ci sono boschi inesplorati dal fascino mistico: Idrija è un luogo di “ordinaria bellezza”. Da qui partono centinaia di chilometri di strade secondarie in parte asfaltate e in parte bianche, ma tenute perfettamente. Placide faggete e boschi di abete si alternano a pascoli, portando chi le percorre ad un altenarsi di falsipiani che non conoscono le salite ripide o le discese vertiginose.
Le altitudini moderate, tra il 500 e i 1000 metri, su un terreno quasi interamente boschivo, rendono questa meta sempre fresca, anche nelle torride giornate estive.
Un luogo che, nella sua apparente mediocrità, in realtà si rivela essere un vero e proprio paradiso per chi ama camminare, correre velocemente o pedalare in montagna: l’assenza di traffico, le strade bianche con pendenze ridottissime e ben mantenute e le centinaia di chilometri di percorsi facili sono la meta ideale per chi è alla ricerca dell’allenamento veloce di corsa sulle distanze medie e lunghe come per chi ama pedalare ma non vuole cimentarsi su terreno tecnico o dover subire strade asfaltate e trafficate per percorrere lunghe distanze.

Verrebbe da pensare che il prezzo da pagare per chi visita queste terre sia il non trovare rifugio o avere indicazioni sommarie: nulla di più falso. Rifugi con personale che parla italiano e inglese, prezzi ridicoli con primi a 3,50 euro (vedi foto) e qualità ottima del cibo sono le costanti. Questi sono gli elementi che si aggiungono alla perfetta manutenzione e condizioni dei paesi che si attraversano. Insomma, un luogo che ha dell’incredibile e coniuga le comodità e i servizi delle destinazioni commerciali, all’autenticità e pace dei luoghi inesplorati.
Da Idrija si può andare verso Lubiana, Gorizia o la valle di Vipava, tre direzioni percorribili sia a piedi che in bici. Per gli escursionisti la meta ideale sono i Golaki, a circa 6 ore a piedi e 3 di corsa leggera: da qui si apre una vista meravigliosa sulla valle di Vipava e la Selva di Tarnova, dove le faggete incontrano l’aspro terreno carsico.
Non sempre servono il panorama mozzafiato e la destinazione di grido: a volte, più che l’emozione forte di stupore e bellezza, possono essere la serenità e la placida contemplazione della natura, in una terra con un’atmosfera positiva e rigenerante, a riempire il cuore.
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