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Trail dei Tre Castelli, 3 consigli per affrontare al meglio il nuovo percorso

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Cambio di percorso al Trail dei Tre Castelli. Vi svelo alcuni retroscena ad una settimana dal via della terza edizione. Conoscendo gli organizzatori, l’avere la notizia pochi giorni prima che diventasse di pubblico dominio, mi ha fatto subito pensare male: “ecco un’altra gara rovinata. Avranno fatto del casino anche loro” – Questi i miei primi pensieri.

In effetti un cambio di partenza ed arrivo, buttato così all’ultimo e pubblicizzato sul sito a caratteri cubitali, quasi a scusarsene, sembra strano. A questo si aggiunge il fatto che come 53 km la consideravo una gara dal mix quasi perfetto. E raramente un cambio migliora le cose.

Ecco i ragazzi di ASD ULTRA, gli organizzatori del trail dei Tre Castelli.

Così, quando si presenta l’occasione di fare un sopralluogo ed iniziare a balisare i punti più remoti della gara, colgo l’occasione al balzo e mi preparo già le critiche in punta di lingua.

Veniamo ai fatti: prima si partiva ed arrivava a Gemona, ora si parte ed arriva a Venzone.
Il percorso è esattamente lo stesso, ma l’esperienza di gara è totalmente diversa.

La salita al Cjampon. Moderatamente pendente

La partenza da Gemona spingeva alla doppia salita Cuarnan –Cjampon nei primi km di gara, mettendo tutta la carne sulla graticola fin da subito, superato il Cjampon molta discesa ed una decina di km, quelli dopo Venzone, piuttosto monotoni e semplici. Insomma, il punto debole della gara era alla fine, in un rientro a Gemona molto corribile per chi ne aveva ancora nelle gambe. Una struttura del percorso di questo tipo rendeva questa gara una ottima entry level per poi pensare di affrontare altre gare come la LUT o la DXT. Un ottimo banco di prova con due strappi di tutto rispetto e dei collegamenti dove l’anima podistica poteva prevalere su quella montanara.

Ora le cose cambiano: quello che diventava il finale è ora la partenza, quelli che erano gli ultimi chilometri da affrontare con tutte le forze disponibili, ora diventano i primi chilometri, quelli che portano alla parte più saporita della gara. Per dirla in termini semplici, la gestione delle energie cambia e diventa più simile a quella da adottare per una 80/90 km, più che per una 53 km. Il Trail dei Tre Castelli esce quindi dall’universo delle gare “di preparazione a…”, si stacca nettamente dall’universo dei piccoli trail di paese, ma assume un’identità forte, inserendo in così pochi chilometri tutte le variabili di un ultratrail di tutto rispetto.

Tre Castelli, 3 consigli

Castello di Gemona

Partite piano, come se i chilometri da fare fossero 80 e non 53. I galletti che a gamba scosciata partiranno a 3.30 al chilometro, inizieranno a pentirsi della loro strategia salendo il Cuarnan e sulla vetta del Chaimpon, se mai ci arriveranno, non avranno nemmeno la forza per rammaricarsi di tanta boria sulla linea di partenza.

Castello di Ravistagno

Le salite impegnative sono due, ma non pensate che le discese siano facili e lisce. Nel punto più alto troverete ancora neve mista a pietre. Cercate di non arrivare troppo stanchi in cima, il primo tratto in discesa richiederà più impegno e concentrazione della salita.

Neve e discesa ripida. Questa foto è stata fatta a due settimane dalla gara

Castello di Savorgnan

Anche se è una bella giornata, anche se il sole vi fa indossare maglietta e pantaloncini, ricordate che la discesa inizia a 1700 metri, esposta a nord. Potrebbe fare molto freddo. Guanti e giacca a vento potrebbero diventare indispensabili.

Se arrivate qui è fatta. Da questo prato in poi date fondo a tutte le vostre energie: è il momento di dare tutto!
Le iscrizioni chiudono il 7 maggio.

Sito web 

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